I minori e i rischi di Internet

 In @buse, N. 1 - marzo 2010, Anno 1

Il progetto per gli insegnanti “Web in Cattedra”

Per indirizzare queste priorità tanti sono i progetti a lungo termine che l’industria, con le istituzioni e le Associazioni, stanno portando avanti ormai da circa 3 anni.

In particolare, con l’obiettivo di indirizzare la priorità B, il 23 ottobre 2009 a Firenze è partito il progetto Web in Cattedra, proposto dalla Commissione Progetti del Rotary Club Firenze Est e realizzato con la collaborazione e il supporto tecnico della Questura di Firenze, della Polizia delle Comunicazioni, dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, di Microsoft Italia, dell’O.N.A.P. (Osservatorio Nazionale Abusi Psicologici) e del Comune di Firenze, con il patrocinio della Provincia di Firenze e dell’Azienda Sanitaria di Firenze.

L’iniziativa è stata promossa in risposta a un’emergenza educativa segnalata anche da molti insegnanti che – preoccupati dell’assiduo, disinvolto e incosciente utilizzo di Internet da parte degli alunni – sono alla ricerca di una possibile azione preventiva al fine di informare i minori sui pericoli della rete e di responsabilizzarli nell’uso della navigazione internet.

Il percorso di formazione Web in cattedra ha voluto essere non solo strumento immediatamente utile ai partecipanti per la possibile ricaduta nel loro rapporto educativo con gli alunni, ma anche occasione di formazione professionale all’uso delle tecnologie informatiche per la didattica e di sensibilizzazione all’interno delle scuole sul tema della sicurezza in rete, nella prospettiva di una disseminazione delle informazioni e di un coinvolgimento quanto più ampio possibile di altri docenti e genitori.

Il progetto ha offerto ai docenti del Comune e della Provincia di Firenze un’informazione completa sulle modalità e gli strumenti per indirizzare i ragazzi ad un uso sicuro e consapevole di Internet.

Agli incontri, che si sono tenuto presso la Questura di Firenze e presso l’ISIS “Salvemini – Duca d’Aosta”, hanno partecipato (divisi in 4 gruppi) 55 insegnanti appartenenti a quasi tutte le scuole di Firenze e della provincia.

A ciascun insegnante sono state impartite 9 ore di attività d’aula, così ripartite:

  • 3 ore sui rischi della navigazione sulla rete internet dei minori, a cura del S. Comm. Marco Valerio Cervellini, responsabile progetti educativi navigazione sicura minori della Polizia delle Comunicazioni.
  • 3 ore sulla sicurezza on line, sull’utilizzo di Internet e delle tecnologie per la didattica e sull’integrazione dei concetti di sicurezza e protezione all’interno della programmazione didattica, a cura di Mauro Ozenda formatore e tecnico di Microsoft.
  • 3 ore sulle comunità e i siti forvianti e istigatori e sugli aspetti giuridico-normativi e l’interazione tra le istituzioni, cura della dott.ssa Patrizia Santovecchi, presidente O.N.A.P. e del S. Comm. Nadia Giannattasio, responsabile Ufficio Minori della Div. Anticrimine della Questura di Firenze.

La valutazione dell’iniziativa espressa dai partecipanti attraverso gli interventi in aula e i questionari compilati alla fine del percorso formativo è stata molto positiva: il progetto è apparso ben strutturato, il materiale di presentazione chiaro e capace di catturare l’attenzione, i kit didattici messi a disposizione dei partecipanti e il materiale disponibile gratuitamente sul sito Apprendere in rete sono stati apprezzati come innovativi e di immediato utilizzo, la conduzione degli incontri da parte della Polizia delle Comunicazioni, di Microsoft, dell’O.N.A.P. e della Questura di Firenze è stata percepita come pienamente efficace. Gli insegnanti hanno trovato l’iniziativa valida e interessante e si sono detti molto soddisfatti del metodo utilizzato per la conduzione degli incontri e per l’intera gestione del percorso.

I partecipanti al corso ritengono che l’iniziativa possa contribuire in maniera significativa a un’azione educativa e didattica relativa all’uso delle tecnologie informatiche, sempre più necessaria per avvicinare con strumenti adeguati gli studenti alla sicurezza in Internet e per promuovere nei “nativi digitali”comportamenti corretti.

Gli insegnanti partecipanti sono consapevoli che, per realizzare la piena efficacia del progetto di formazione e garantire la sua positiva ricaduta su migliaia di studenti, dovranno inserirne i contenuti nella loro programmazione didattica e dovranno contribuire a formare gli altri docenti degli istituti di appartenenza. Molti inoltre propongono di procedere al più presto all’organizzazione di incontri presso i singoli istituti con i genitori e gli alunni e di dar corso a nuove analoghe iniziative, con un’estensione del progetto a livello regionale toscano e – possibilmente – nazionale (anche attraverso accordi con il Ministero dell’Istruzione).


Risultato dell’indagine svolta sugli insegnanti che hanno partecipato al percorso formativo “Web in cattedra”

A. Come valuta globalmente il percorso di formazione Web in cattedra? pt. 218

B. Come valuta la sessione tenuta dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni? (pt. 213)

C. Come valuta la sessione tenuta da Microsoft? (pt. 190)

D. Come valuta la sessione tenuta da ONAP? (pt. 190)

E. Come valuta la sessione tenuta dalla Questura? (pt. 194)

F. Ritiene le informazioni ricevute utili per la Sua formazione personale? (pt. 204)

G. Ritiene le informazioni ricevute utili per il Suo lavoro a scuola? (pt. 190)

H. Pensa di poter trasmettere agli altri insegnanti del Suo istituto le informazioni ricevute? (pt. 160)

I. Quale ritiene essere la valenza educativa di Web in cattedra per gli studenti e le studentesse, destinatari ultimi del percorso di formazione? (pt. 210)

L. Ritiene opportuno che i temi trattati vengano inseriti in modo strutturale nella programmazione didattica? (pt. 210)

M. Ritiene utile riproporre il percorso Web in cattedra anche in altre sedi (in Toscana e in altre regioni). (pt. 218)

Legenda: i punti sono espressi in 220esimi.


Appendice: Microsoft e la sicurezza in rete

In Microsoft abbiamo una tradizione che ci vede molto sensibili verso la promozione di una società progressiva e inclusiva, moderna e aperta, con particolare riferimento verso il ruolo positivo che la tecnologia informatica può avere per consentire a tutti di lavorare alla costruzione del proprio futuro, attraverso la conoscenza e con i più moderni strumenti di comunicazione e accesso all’informazione. In questo contesto, Microsoft è impegnata nella promozione di un accesso sempre più sicuro dei minori alla Rete e offre la propria concreta disponibilità nella lotta al cyber crimine e soprattutto alla pedopornografia on line, lavorando con le forze dell’ordine e con funzionari pubblici in tutto il mondo per fare di Internet un ambiente sempre più sicuro.

Un accesso globale alle opportunità dell’informazione digitale dipende dalla possibilità di creare e condividere le informazioni senza timore che possano essere compromesse, rubate o utilizzate in modo improprio. Per questo motivo Microsoft interviene da anni su tre aspetti imprescindibili della sicurezza: la ricerca tecnologica, la formazione e l’informazione e la partnership con istituzioni ed enti locali unite nella lotta alle forme di abuso e utilizzo scorretto dei mezzi tecnologici.

Negli ultimi 10 anni l’investimento di Microsoft, a livello mondiale, per la sicurezza della navigazione e per la tutela dei ragazzi nelle loro attività on line è stimabile attorno ai 100 milioni di dollari, tradotti in iniziative di divulgazione dei pericoli della rete all’interno delle Istituzioni scolastiche e all’interno delle famiglie, senza trascurare lo studio e la ricerca di prodotti con tecnologie di parental control.

Fiore e Ombre - cc mbd.marco

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